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STORIA DELLA PIADINA ROMAGNOLA

STORIA DELLA PIADINA ROMAGNOLA
todayScritto il 02-01-2023inNews

La Piadina Romagnola o Piada Romagnola ha una lunga storia che racconta le tradizioni della gente di Romagna.

È un alimento semplice che, nei secoli, ha identificato e unificato la terra di Romagna sotto un unico emblema, trasformandosi da simbolo della vita contadina in prodotto di largo consumo.

 

Il termine piada è entrato nell'uso ufficiale perché Giovanni Pascoli italianizzò in questo termine la parola romagnola piè. In una delle sue famose poesie, il poeta elogiava la piadina, un alimento antico quasi quanto l'uomo, e la definiva il pane nazionale dei Romagnoli, facendo così stringere un legame indissolubile tra Piadina e Romagna.

 

Tuttavia, le sue origini risalgono a molto prima. Già in epoca etrusca, nell'odierna Romagna, si trovano tracce dell'uso di farine crude, cereali e sostituti del pane tondo.

 

Lo stesso Pascoli trovò le prime tracce letterarie nell'Eneide di Virgilio al capitolo VII, quando il poeta romano utilizzò per la prima volta la struttura “exiguam orbem”.

 

In epoca romana sono molte le testimonianze dell'uso di sostituti del pane a base di cereali crudi e accompagnati da formaggio come lo sono oggi.

La tradizione della piadina è continuata nei secoli, sviluppandosi nel Medioevo, quando i romagnoli iniziarono ad utilizzarla insieme ai cereali poveri per non incorrere nelle tasse dei proprietari terrieri sul grano e sul pane. Infatti, nel 1371, il cardinale Angelico avrebbe notato che tra le tasse che il comune di Modigliana, in provincia di Forlì Cesena, doveva pagare al Pontificio Consiglio, vi erano 2 "piades".

 

Nel secondo dopoguerra la piadina romagnola si diffuse nelle campagne e nelle città e non fu più considerata un sostituto del pane, ma una golosa alternativa.

 

Dagli anni '70 le piadine escono dalle case e arrivano nei chioschi che iniziano ad aprire sul lungomare e nascono anche i primi laboratori.

Nel corso degli anni il piccolo imprenditore che ha creato un laboratorio locale, forte del successo e di un prodotto unico, si rende conto che puo iniziare a produrre prodotti per un mercato più ampio sia nazionale che internazionale, rifornendo i primi negozi e supermercati.

Ecco che la piadina si fa conoscere e amare anche al di fuori della Romagna.

 

Per preservare la tipicità della piadina, un gruppo di enti e aziende ubicate in aree tra le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna si sono unite per promuovere e tutelare il prodotto.

Dopo tanti anni di lavoro il 24 ottobre 2014 la piadina diventa Prodotto IGP (indicazione geografica tipica) e il consorzio di tutela ne rende pubbliche le linee guida.

 

C.RIZZIOLI